Non è facile sfidare la tradizione e la reputazione di una regione vitivinicola secolare. Ma è quello che Andrea Mullineux ha fatto, seguendo una sua visione nella creazione di vini unici e dando così nuova importanza allo Swartland, sua regione di adozione in Sudafrica.
Cresciuta in California, Andrea Mullineux ha sempre desiderato essere un’enologa. Si laurea all’Università di Davis in California e dopo aver lavorato in varie cantine nella Napa Valley, si trasferisce in Sudafrica per il suo primo stage scelto per apprendere tutto ciò che fosse possibile sullo Chenin Blanc. Segue poi un periodo di lavoro a Chateuneuf-du-Pape in Francia.
Andrea non poteva nemmeno immaginare come questi viaggi le avrebbero cambiato la vita!
Mentre lavora in Francia, si innamora infatti sia delle uve tradizionali della Valle del Rodano, sia della persona che diventerà il suo futuro marito, il sudafricano Chris Mullineux. Complice un amico comune a cui fanno visita contemporaneamente nello Champagne.
Dopo un primo periodo a Tulbagh Mountain Vineyards, dove la coppia lavora con molti vignaioli dello Swartland, di cui intuiscono subito l’enorme potenziale, nel 2007 aprono la Mullineux Family Wines.
Si concentrano subito sulle varietà che sentivano essere le migliori della regione: Syrah e Chenin Blanc.
Mentre Chris impiega tecniche biodinamiche nelle vigne, Andrea prende le redini della cantina. Con piccoli interventi riesce ad evidenziare quelle che sono le unicità del suolo dello Swartland, imbottigliando con etichette molto appropriate, vini che chiama Granito, Scisto, Ferro e Quarzo.
“Voglio fare vini onesti e rappresentativi del loro luogo di origine uniti dal filo conduttore della qualità”, dice Andrea.
Con lo scopo comune di alzare di livello il profilo della regione, la coppia fa squadra nel 2010 con altri amici produttori come Adi Badenhorst, Callie Louw e Eben Sadie e insieme creano l’associazione “Swartland Independent Producers (SIP)”. Con essa cominciano The Swartland Revolution, simposio e festival che celebrano i vini prodotti nella regione.
“Era chiaro a tutti noi che la gente considerasse ancora lo Swartland come una regione di vini di massa e volevamo che si rendessero conto del contrario”.
I cinque vini successivi, prodotti dalla Mullineux, si vendettero in un attimo e Andrea divenne una celebrità tra i consumatori più esperti e il gruppo appartenente al SIP si espanse notevolmente. Nello stesso tempo i vini di Andrea cominciarono a suscitare molto interesse anche a livello internazionale.
“Andrea è l’enologa più concentrata e precisa che io conosca” dice Badenhorst. “Ha una chiara visione del vino che vuole produrre e della qualità dei frutti che esso richiede”.
In soli 9 anni Mullineux (la cantina) è cresciuta in popolarità divenendo punto di riferimento come produttore e guadagnando il favore della critica e dei consumatori. Oggi Andrea è impegnata in prima persona nella realizzazione di tutta la gamma dei vini dell’azienda.
“L’attenzione che Andrea pone ad ogni dettaglio ha fatto di lei un’eccellente enologa e interprete del territorio”, dice l’importatore Fran Kysela, Presidente della Kysela Père et Fils.
Andrea Mullineux è anche membro del prestigioso Cape Winemakers Guild insieme con un’altra sola donna.
Lontana dal dormire sugli allori, Andrea è costantemente alla ricerca di nuovi e creativi progetti vinicoli.
(Winemag.co.za by Christian 11/11/2016)
Pubblicato il 25/11/2016 alle ore 12:27
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